
Viaggiare in camper significa libertà. Ma la libertà, ogni giorno, si traduce in una domanda semplice e decisiva: “Dove ci fermiamo?” e, subito dopo: “Qui si potrà sostare?”
La sosta è la nostra quotidianità. E proprio perché è quotidiana, a volte rischiamo di scegliere d’istinto o con troppa fretta. Il risultato? Una sosta sbagliata può rovinare la giornata, creare attriti con i residenti o – peggio – alimentare i pregiudizi contro i camperisti.
Ecco quindi una guida pratica (e aggiornata) per sostare bene, rispettare gli altri e difendere il nostro modo di viaggiare.
1) Usiamo le aree dedicate quando ci sono
Sembra banale, ma vale oro: se esiste un’area camper, usiamola, senza pretendere di piazzarci negli stalli per auto, bus o camion. Le aree attrezzate nascono per facilitare tutti: camperisti, residenti e amministrazioni.
2) Parcheggiamo senza invadere lo spazio vitale degli altri
Un camper è grande. E proprio per questo dobbiamo essere doppiamente “leggeri”:
- evitiamo assembramenti che tolgono aria o vista;
- non ostruire accessi a negozi, case, spiagge, belvedere;
- se siamo in un parcheggio misto, scegliamo una posizione defilata.
Il rispetto dello spazio altrui è la prima forma di convivenza.
3) La segnaletica si rispetta sempre
Sosta consentita o vietata lo decide la segnaletica locale. Ricordiamoci che, in caso di contrasto, la segnaletica verticale prevale su quella orizzontale.
4) Sosta non è campeggio: ricordiamo cosa dice la legge
Il Codice della Strada equipara i camper agli altri veicoli per circolazione e sosta (art. 185).
E chiarisce anche quando la sosta NON diventa campeggio:
- il veicolo poggia solo sulle ruote;
- non scarica liquidi a terra;
- non occupa spazio oltre la sagoma.
Questa distinzione è fondamentale: ci tutela e ci responsabilizza.
5) Mai scarichi selvaggi (neanche “solo un pochino”)
Lo sappiamo tutti: lo scarico di acque grigie o nere fuori dai pozzetti è incivile e dannoso. Oggi i punti di scarico sono molto più diffusi (aree camper, campeggi, stazioni di servizio, autostrade). Usiamoli sempre.
È una regola semplice che vale la reputazione di tutti noi.
6) In sosta libera, niente “campeggio travestito”
Sedie, tavolini, tende, barbecue, stendini… in area sosta o campeggio ok, ma in sosta libera no, o comunque con estrema discrezione.
Perché? Perché all’esterno del veicolo stiamo occupando suolo pubblico e trasformando la sosta in attendamento. E perché il camper deve restare pronto a muoversi in caso di necessità.
7) Rispettiamo il silenzio (generatori inclusi)
Rumori forti e continui sono tra le prime cause di conflitto con residenti e altri viaggiatori. Regola d’oro:
- niente musica alta;
- generatore solo se indispensabile e a orari ragionevoli;
- evitare soste notturne in aree residenziali se sappiamo di dover fare rumore.
8) Animali domestici: compagnia sì, disturbo no
Cani e gatti sono parte del viaggio, ma:
- guinzaglio dove serve;
- bisogni raccolti sempre;
- niente abbai continui o animali lasciati soli troppo a lungo.
La libertà del camperista finisce dove inizia quella degli altri.
9) “Il turista intelligente non lascia tracce”
E il camperista ancora meno. Portiamo via tutto ciò che portiamo. Anche il fazzoletto “innocuo” o la bottiglia dimenticata sono un messaggio negativo per chi vive quei luoghi.
10) Lasciamo un segno positivo… facendo acquisti
Ogni volta che spendiamo nel territorio (bar, panetteria, mercato, ristorante, benzinaio) stiamo dicendo: “Il camper porta valore, non problemi.”
È il miglior modo per trasformare una comunità scettica in una comunità ospitale.
11) Non snobbiamo i campeggi (quando sono la scelta migliore)
Non è vero camperismo solo la sosta libera. Spesso campeggi e agricampeggi offrono soluzioni splendide, sicure e immerse nella natura. E in tanti casi hanno tariffe oneste, specie fuori stagione.
Un vero camperista si misura dal modo di viaggiare, non da quante notti “resiste fuori”.
12) Se una località è ostile, non facciamoci la guerra
A volte troviamo divieti discriminatori (“Divieto ai camper”, sbarre a 2 metri, ecc.). La legge, però, è chiara: divieti generalizzati solo per autocaravan sono spesso illegittimi, e i TAR continuano ad annullarli.
Detto questo, sul momento ha poco senso litigare o restare “per principio”. La scelta più intelligente è: andare altrove e spendere i nostri soldi dove siamo benvenuti.
Perché i Comuni dovrebbero accogliere i camperisti (oggi più che mai)
Il tuo ragionamento finale è ancora attualissimo. E nel 2024–2025 i numeri lo confermano:
- In Italia le immatricolazioni di camper nuovi nel 2024 sono cresciute di circa +19% rispetto al 2023.
- A livello europeo il mercato continua a salire: nel primo trimestre 2024 l’Italia ha segnato una crescita a doppia cifra e l’Europa complessivamente è in aumento.
- Il turismo in camper è sempre meno solo estivo: aumentano i viaggi in autunno e inverno, spesso di persone con più tempo e capacità di spesa.
Quindi sì: i flussi non li fermi con un cartello. Puoi solo scegliere se accoglierli bene o regalarli ad altri territori.
In chiusura
Non dimentichiamo mai perché siamo in viaggio: relax, natura, cultura, sport, scoperta.
Se rispettiamo le poche regole che il buon senso suggerisce, saremo accolti sempre più volentieri. E il camperismo continuerà a essere ciò che amiamo: un modo libero, responsabile e bellissimo di vivere il mondo.
Buon viaggio a tutti! 🚐🌿